sabato 31 marzo 2012

quando vado all'ospedale mi sembra come nei malavoglia di essere stata spintonata in un paese sul mare che non ho mai visto prima. tutti sanno il mio nome e credono che ci sia nata in questo posto, mi chiedono di entrare nel commercio dei lupini. c'è una che porta addosso una maglia sintetica e mi chiede le sigarette senza chiedermi le sigarette. allunga le mani e vuol dire ' dammi le sigarette '. se non le hai devi fingere di non vederla e tirare dritto, me l'hanno spiegato poi e si stupivano che non lo sapessi. ciascuno usa le sue metafore non ci si può mica aspettare che siano le stesse. oltre la portineria se piaci a qualcuno diventi per lui più bello del budino di riso della mensa, mica del sole. mica di un fiore.

domenica 11 marzo 2012

continuo
a voler essere un vetro levigato.
non mi riesce.
forse tra qualche onda.
speravo di incontrarti per strada e che ti stupissi dei miei vestiti eleganti e che non avessi più i capelli blu. speravo di portarti a fare un giro in macchina e guidare io. speravo che scegliessi un vecchio cd dei nostri e cantassimo insieme disperato erotico stomp. che ora ho capito perchè ti faceva ridere quando dicevo che nero. che nero.