lunedì 23 gennaio 2012

facevamo i cruciermetici in corridoio. nella stanza che erano riusciti a trovare per te faceva davvero troppo caldo per riflettere. prendevo la cosa sul serio. Il mare di rodi. Il nome di Polanski. il tuo elettrocardiogramma una cartolina dalle Alpi svizzere. erano le cinque battito più.battito meno.

domenica 8 gennaio 2012

hai lasciato qui
un calzino bucato.
ora sta sul mio comodino
buttalo che poi mi vengono gli incubi.
al mondo ci sono tre cose che non dovrebbero esistere sono le aspirine effervescenti i capperi e i conigli senza pelle
pensavo di poter limare ogni spigolo come faccio con le unghie soffiarci sopra e vedere un sacco di minuscole parti di me disperdersi per la stanza. sul pavimento del bagno tra le mattonelle blu stanno sepolte le mie ossa quasi come se avessi in anticipo sparso le mie ceneri nell'oceano. volevo essere un vetro levigato volevo essere quel vetro che mi sono portata a casa e ho nascosto sotto una rivista che conservo perché l'oroscopo diceva panta rei, capricorni, panta rei. inizio a scrivere parecchi romanzi come adesso ne sto scrivendo uno su un motel in arizona con un nativo alla reception e un fucile e delle monoporzioni di marmellata di more sotto il bancone. aleph. a..leph. mi ossessiona questa cosa questo al,eph questo silenzioso tutto. potrebbe essere il punto che ho appena digitato quello che non digiterò mai oppure ovunque nel mondo e sono agitata al pensiero