domenica 8 gennaio 2012

pensavo di poter limare ogni spigolo come faccio con le unghie soffiarci sopra e vedere un sacco di minuscole parti di me disperdersi per la stanza. sul pavimento del bagno tra le mattonelle blu stanno sepolte le mie ossa quasi come se avessi in anticipo sparso le mie ceneri nell'oceano. volevo essere un vetro levigato volevo essere quel vetro che mi sono portata a casa e ho nascosto sotto una rivista che conservo perché l'oroscopo diceva panta rei, capricorni, panta rei. inizio a scrivere parecchi romanzi come adesso ne sto scrivendo uno su un motel in arizona con un nativo alla reception e un fucile e delle monoporzioni di marmellata di more sotto il bancone. aleph. a..leph. mi ossessiona questa cosa questo al,eph questo silenzioso tutto. potrebbe essere il punto che ho appena digitato quello che non digiterò mai oppure ovunque nel mondo e sono agitata al pensiero

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