giovedì 27 settembre 2012
streets that follow like a tedious argument..
Ci distinguevamo dagli altri clienti di quell' Oyster bar di pessima categoria per il fatto di non avere un barboncino accucciato sotto al tavolo ( alcuni nascondevano peró un minuscolo fox terrier ). Le tovagliette in plastica a forma di aragosta erano incluse.il servizio escluso.la mancia esclusa. L'afa terribile di Agosto..inclusa. Hai perso il lavoro alla videoteca.ho perso il bambino.
"prendo il crudo di mare"
"È terminato".
"prendo il crudo di mare"
"È terminato".
domenica 27 maggio 2012
lunedì 7 maggio 2012
martedì 1 maggio 2012
domenica 29 aprile 2012
nella stanza le donne vanno e vengono, parlando di Michelangelo. ci sono alcuni correlativi oggettivi che sento più concreti della lampada design in salotto. mi piacerebbe arredarci casa, con un osso di seppia o con i pantaloni di flanella bianca. Al posto del letto un correlativo che mi faccia venire sonno, al posto della moka uno che odori di caffè tostato.credo di averne qualcuno mio, il rumore arancione della lattina di macedonia da 63 calorie. il cottonfioc imbevuto di miele. la carta del gelato la pelle del pollo.le tendine di plastica. non è granchè, non è Fornasetti. non sono mica Eliot. roba da case popolari, tappezzerie marroni e canovacci da cucina.
sabato 21 aprile 2012
martedì 17 aprile 2012
domenica 15 aprile 2012
ho una lista di figure retoriche preferite e l'altra sera ascoltavo fuori sdraiata sul letto le auto abbaiare al semaforo. mi ricordo di quando andavamo nella casa del mare a milano marittima e io che volevo sempre essere l'ultima ad addormentarmi così mi mettevo ad ascoltare le auto abbaiare al semaforo finchè non era mattina allora andavamo al mare e chiudevo un po' gli occhi sulla sdraio. tu invece facevi i cruciermetici al bar, as always. undici lettere, paralisi infantile virale.
sabato 31 marzo 2012
quando vado all'ospedale mi sembra come nei malavoglia di essere stata spintonata in un paese sul mare che non ho mai visto prima. tutti sanno il mio nome e credono che ci sia nata in questo posto, mi chiedono di entrare nel commercio dei lupini. c'è una che porta addosso una maglia sintetica e mi chiede le sigarette senza chiedermi le sigarette. allunga le mani e vuol dire ' dammi le sigarette '. se non le hai devi fingere di non vederla e tirare dritto, me l'hanno spiegato poi e si stupivano che non lo sapessi. ciascuno usa le sue metafore non ci si può mica aspettare che siano le stesse. oltre la portineria se piaci a qualcuno diventi per lui più bello del budino di riso della mensa, mica del sole. mica di un fiore.
domenica 11 marzo 2012
speravo di incontrarti per strada e che ti stupissi dei miei vestiti eleganti e che non avessi più i capelli blu. speravo di portarti a fare un giro in macchina e guidare io. speravo che scegliessi un vecchio cd dei nostri e cantassimo insieme disperato erotico stomp. che ora ho capito perchè ti faceva ridere quando dicevo che nero. che nero.
martedì 21 febbraio 2012
giovedì 16 febbraio 2012
oggi sono andata al vecchio manicomio con le imposte rosse che sta vicino al nuovo manicomio con le imposte verdi che si chiama istituto psichiatrico per il controllo dei disturbi alimentari, dipendenze, psicosi e terapie psichiatriche e altre sigle ma che è uguale al manicomio, tranne per le imposte. ho sbagliato corridoio, era destra-destra-sinistra io mi sono confusa e sono finita in un posto pieno di matti, uno aveva il sacchetto del catetere in mano e minacciava una donna in tuta di tagliarle la gola. poi sono riuscita a trovare il reparto che cercavo c'erano farfalle dipinte a stencil sui muri e sedie arancioni e fiori finti. preferivo la puzza di piscio
lunedì 23 gennaio 2012
facevamo i cruciermetici in corridoio. nella stanza che erano riusciti a trovare per te faceva davvero troppo caldo per riflettere. prendevo la cosa sul serio. Il mare di rodi. Il nome di Polanski. il tuo elettrocardiogramma una cartolina dalle Alpi svizzere. erano le cinque battito più.battito meno.
domenica 8 gennaio 2012
pensavo di poter limare ogni spigolo come faccio con le unghie soffiarci sopra e vedere un sacco di minuscole parti di me disperdersi per la stanza. sul pavimento del bagno tra le mattonelle blu stanno sepolte le mie ossa quasi come se avessi in anticipo sparso le mie ceneri nell'oceano. volevo essere un vetro levigato volevo essere quel vetro che mi sono portata a casa e ho nascosto sotto una rivista che conservo perché l'oroscopo diceva panta rei, capricorni, panta rei. inizio a scrivere parecchi romanzi come adesso ne sto scrivendo uno su un motel in arizona con un nativo alla reception e un fucile e delle monoporzioni di marmellata di more sotto il bancone. aleph. a..leph. mi ossessiona questa cosa questo al,eph questo silenzioso tutto. potrebbe essere il punto che ho appena digitato quello che non digiterò mai oppure ovunque nel mondo e sono agitata al pensiero
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