martedì 7 settembre 2010

Altalente.

Una mosca sul cuore
e un Bloody Mary tra le dita nicotina,
pensavi a chicchèssia
e ulteriormente insaporivi i salatini
di amaro dagli occhi gocciolare.
La cameriera esprimeva le sue più sentite condoglianze
per la perdita del tuo fegato disperato
tu l'avresti voluta nascondere sotto il tavolo
darle la mancia per baciarle i capelli vagamente elettrici
e prendere 100 watt di amore in vena di quei fili suoi corrente.
Altre ciglia e clienti affollavano il locale.altre ciglia.
Uscivi claustrofobica di quei troppi corpi
e sotto molecole di ossigeno finalmente la mosca ti seduceva
di squallide francesi poesie, raccontate nelle tue orecchie.
Avresti anche voluto cavalcare altalene
ma eri troppo etilica per sbucciarti le ginocchia e non piangere
come quando bambina di lunghe trecce
leccavi scarpette vernice come rospi di zucchero
e tua madre altrove
ad agitare lenzuola.

forse con quel tale
(di lui non ricordavi il nome di battesimo).

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