su lividi scogli
di silenziose ossa
infrangersi
disperata carne che tira intorno
livida pelle,
annega.
come naufraga
aggrappa alle protese scapole
e soffoca
dispersa.
ansimante l'avvolge nel ventre
i polsi sommerge nell'onda.
io,nella tempesta
sogno abissi tra le costole
annegare,
e stringermi il bacino in un palmo.
Letti tutti i post, a ritroso ma letti tutti.
RispondiEliminaMi piace come e cosa scrivi.
brava =)